A proposito di restrizione calorica
Affrontiamo il tema scientifico molto dibattuto in questi mesi della restrizione calorica senza malnutrizione, da distinguere rispetto a dieta ipocalorica.
Diversi studi scientifici approntati già dallo scorso secolo hanno messo in evidenza al di la ' di ogni riserva che riducendo del 30% le calorie assunte da moscerini, lieviti, topi e scimmie, la durata della vita media di questi animali si allungava almeno del 50%, mostrando parallelamente un miglioramento di tutti i marker metabolici quali pressione arteriosa, lipidi ematici, zuccheri nel sangue e infiammazione.
Da questo nasce in epoca contemporanea la necessita' di verificare se anche nell'uomo e' possibile riscontrare un tal risultato ed e' proprio in questa direzione che si sono mosse le prime ricerche su gruppi ristretti di umani, eseguite tra gli altri da Luigi Fontana presso Università di Washington e Valter Longo presso UCLA.
Per ora abbiamo solo riscontri parziali da questi studi, pero' l'esito per ora sembra confermare ciò che e' stato ampiamente dimostrato dagli studi su animali, ossia che anche l'uomo sottoposto a restrizione calorica (senza malnutrizione) vedrebbe significativamente aumentata la durata della propria vita e vedrebbe un deciso miglioramento di tutti i marker matabolici.
Il gruppo di persone seguito da Fontana già da qualche anno ha visto il seguente miglioramenti metabolici:
Pressione arteriosa diastolica passata de 85 a 60 e sistolica da 130 a 100
Colesterolo Ldl da 120 a 80
Glicemia da 93 medio a 75
Insulina basale da 7/8 a 5
PCR da 1 a 0
BMI da 23 a 20
etc
La restrizione calorica e', dal punto di vista pratico, difficilmente perseguibile e talora puo' essere anche pericolosa se non coadiuvata da una eccellente nutrizione che non faccia mancare al fisico ogni macro e soprattutto micronutriente essenziale.
Quello che ci permettiamo di consigliare, per ora, e' di mantenere una dieta normocalorica ad alta densita' nutrizionale, dove il grosso delle calorie deve provenire da carboidrati complessi (verdure e legumi in primis), grassi buoni (omega3) dal pesce e grassi monoinsaturi (da avocado e olio di oliva).
Fonti: Luigi Fontana " la grande Via" - Valter Longo "la dieta della longevità"
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