Nel pane e nelle fibre il segreto per vivere più a lungo
Uno studio australiano pubblicato su The Journal of Gerontology Series A avanza l’ipotesi che un’alimentazione ricca di fibre, da pane, cereali e frutta, possa favorire una vita più lunga e al riparo da malattie croniche.
Lo studio ha coinvolto un campione di 1.600 adulti dai 50
anni di età in su per i quali sono state valutate le abitudini alimentari e, in
particolare, l’apporto quotidiano di carboidrati, zuccheri, fibre e l’indice
glicemico.
Al termine dello studio, che si è protratto per 10 anni, 250
partecipanti hanno ottenuto quello che i ricercatori hanno definito “un invecchiamento
sano”, definito in base all’assenza di disabilità, depressione, problemi
respiratori, cognitivi e malattie croniche quali cancro, ictus e disturbi
cardiocircolatori.
Secondo il professor Bamini Gopinath, PhD dell’Institute’s
Centre for Vision Research di Sidney, che ha coordinato la ricerca, di tutte le
variabili alimentari prese in considerazione, l’apporto di fibre (carboidrati
che il corpo non può digerire) ha rappresentato quella di maggiore rilevanza. Le
persone con il più alto consumo di fibre hanno mostrato una probabilità di
vivere in salute superiore di quasi l’80% rispetto al resto del campione.
Questo gruppo, infatti, ha dimostrato una minore predisposizione allo sviluppo
di patologie quali ipertensione, diabete, demenza, depressione e disabilità
funzionali.
In un altro studio pubblicato nel 2015 su The Journals of
Gerontology, i ricercatori del Westmead Institute hanno scoperto che gli adulti
che hanno seguito le linee guida nazionali raccomandate sono tendenzialmente
invecchiati senza disturbi cronici, disabilità e generalmente in buone
condizioni mentali e funzionali.
Altri due studi pubblicati nel giugno 2016 su Circulation e
sul British Medical Journal, hanno associato al consumo di alimenti a base di
grano, tendenzialmente con un alto contenuto di fibre, la possibile riduzione
del rischio di cancro e malattie cardiache.
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